28/09/2010
Biblioteca comunale
Le città mediorientali sono i luoghi in cui urbanisti, restauratori, investitori nella riqualificazione, responsabili della salvaguardia del patrimonio culturale, muratori, vecchi e nuovi abitanti sin dall’epoca coloniale sperimentano l’incorporazione dellʼimmaginazione nello spazio. Le città immaginate in questi cantieri diventano reali attraverso un processo di costruzione, produzione e mercificazione dello spazio.
I cittadini sono posti di fronte alla trasformazione dei loro spazi quotidiani in luoghi definiti "di interesse dell'intera umanità"; dietro questa trasformazione opera un conflitto sociale che porta alla dislocazione dei gruppi marginalizzati dal processo di patrimonializzazione dei beni culturali. L’analisi etnografica interroga i cambiamenti negli stili di vita, nelle forme dellʼimmaginazione delle persone e nelle relazioni di potere tra i gruppi sociali, dovuti all'ingresso della "modernità" nel Medio Oriente; le influenze della religione islamica sulle forme urbane in Medio Oriente; le conseguenze dellʼinserimento dei quartieri antichi nella lista del patrimonio mondiale dellʼumanità dell’UNESCO; l’azione delle istituzioni internazionali del patrimonio culturale come forme di dominio postcoloniale; la marginalizzazione dei gruppi individuati come responsabili del degrado del patrimonio storico-architettonico.
Domenico Copertino, dottore di ricerca in antropologia culturale, è docente affidatario di Culture e Società del Medio Oriente allʼUniversità degli Studi di Milano-Bicocca. Ha condotto ricerche etnografiche in Siria, Giordania e Libano.
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